Questa situazione capita davvero a tanti stranieri che hanno iniziato il processo di ottenimento della cittadinanza italiana. A chi non è dentro il mondo delle lingue può venire una domanda in mente: ma cos'è questo B1?
Il B1 è un livello di certificazione di conoscenza della lingua, nato dal Consiglio d'Europa nei primi anni novanta quando la mobilità dei cittadini europei tra i vari stati diventava possibile grazie agli accordi di Maastricht.
Come si può avere la certezza che la persona davanti a noi parli davvero la lingua che dice di parlare? In Italia tutti dicono che parlano inglese ma poi, alla fine, lo parliamo davvero in pochi. L'Unione europa ha così fatto accordi con Università di ogni Paese membro al fine di identificare gli enti certificatori, coloro i quali avrebbero messo in pratica gli esami necessari al valutare le abilità linguistiche. Poter dire di conoscere una lingua, infatti, non passa solo attraverso la lingua parlata. Le abilità linguistiche sono molte di più: ascolto, lettura, produzione orale e scritta. Solo una volta affrontate e superate queste quattro prove si può dire di conoscere effettivamente una lingua.
Gli enti certificatori in Italia, al momento, sono 4 enti pubblici e qualche ente privato che ha sottoscritto un accordo con il Ministero dell'istruzione. Sto parlando di Università per stranieri di Siena, Università per stranieri di Perugia, Università di Roma 3 e Università Dante Aligheri di Reggio Calabria. Le varie Università si sono organizzate nella proposta di diversi esami che mirano a dare un certificato ufficiale e universalmente riconosciuto della lingua italiana.
Gli esami sono diversi ma le modalità di somministrazione sono simili visto che le abilità da verificare non cambiano.
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