Gli esami di lingua italiana CILS, Università per stranieri di Siena, sono cambiati prima e dopo la pandemia.
Introdotti nel 2018 per venire incontro a quello che è passato alla storia come il Decreto Salvini, gli esami B1 cittadinanza sono nati dalle ceneri del livello B1 "completo". Più snelli e veloci permettono a chi chiede la cittadinanza italiana di dimostrare di conoscere mediamente la lingua.
Ma come sono cambiati i livelli B1 cittadinanza nel tempo?
La pandemia ha creato il grande problema che fosse difficile mettere insieme tante persone in un luogo chiuso e niente come un esame scritto creava timori e paure di contagio. La Cliq, certificazione lingua italiana di qualità, ha ovviato a questo problema introducendo l'esame B1 cittadinanza orale.
Una bella chiacchierata con il somministratore di 15 minuti divisi in due prove sostituivano le tanto temute prove scritte. Per due anni le sedi di esame hanno proposto gli esami B1 cittadinanza in modo orale.
Il 2022, l'avvento del green pass e altre strategie hanno fatto tornare l'Università per stranieri di Siena sui suoi passi ritornando all'esame classico quello, tanto per capirci, con il quaderno di esame.
Ritornano le prove di ascolto, lettura, grammatica, scrittura e orale. E' meglio? E' peggio? Sicuramente un esame così strutturato è più giusto e mette in campo diverse capacità prima di poter giudicare un candidato idoneo o meno. L'esame orale invece rendeva importanti caratteristiche che non dovrebbero contare in un esame come il "da quanto tempo vivi in Italia".