Pochi giorni fa a Londra Crossfire è stato presentato in uno dei luoghi del giornalismo più importanti a livello globale, il Frontline club, sede di inviati, corrispondenti, freelance di tutto il mondo che si occupano di esteri e zone di guerra e luogo riconosciuto per importanti eventi con i nomi più blasonati del giornalismo internazionale. Un successo e un riconoscimento incredibile quello che abbiamo ricevuto, davanti a una platea di colleghi e di professionisti del settore cinematografico. Un luogo ancora più importante per questo film perché in una delle teche del locale, si trova proprio una fotografia di Andrej Mironov. Il motivo? Oltre a essere riconosciuto come un grande giornalista e attivista per i diritti umani, Andrej aiutò a rimpatriare il corpo di Rory Peck, cameraman di guerra, quando morì a Mosca nel '93 durante gli scontri della cosiddetta 'crisi costituzionale'.
A seguire un fantastico panel gestito da Gabriel Gatehouse di Bbc Newsnight, insieme a Sophie Kayes, nipote di Andrej Mironov, Maria Ordzhonikidze, direttrice di Justice for Journalists Foundation, dove senza peli sulla lingua si è raccontato tutto il backstage del lavoro investigativo e i problemi sorti in Italia legati a disinformazione e ideologia intorno a un caso di evidente malagiustizia e di cattivo giornalismo.
Il prossimo appuntamento (in attesa di altre grosse novità) sarà il prossimo 13 febbraio a Torino, nelle prestigiose sale del 'Polo del '900. Con me interverrà Laura Manzi, dei Radicali italiani.
Altre grosse novità sono in arrivo, ma tempo al tempo. Per il momento, vi aspettiamo a Torino!