La figura della Befana, con il suo aspetto di vecchia benevola e un po’ stravagante che vola su una scopa per portare doni o carbone ai bambini, ha origini molto più antiche di quanto si possa immaginare. Nonostante oggi sia associata alla festività cristiana dell’Epifania, la Befana affonda in realtà le sue radici nei culti pagani e nella venerazione di divinità legate all’inverno, alla fertilità e ai cicli della natura.
Alcuni studiosi ritengono che la Befana possa essere una reminiscenza della dea romana Strenia, simbolo di prosperità e rinnovamento. A lei erano dedicati i riti di inizio anno, durante i quali si scambiavano doni augurali chiamati strenae. Questo gesto rituale potrebbe essere all’origine della tradizione della Befana di portare regali nelle calze dei bambini, come segno di buon auspicio per il nuovo anno.
Ma non è solo a Strenia che si lega il mito della vecchia signora che visita le case nelle fredde notti d’inverno. Durante il Medioevo, in molte regioni europee si raccontava di figure femminili che volavano nei cieli durante le dodici notti tra Natale ed Epifania. Una di queste era Diana, la dea romana della caccia e della luna. Si credeva che, in questo periodo magico dell’anno, Diana attraversasse i campi insieme a un corteo di donne, benedicendo le terre affinché fossero fertili e pronte per la nuova stagione agricola.
Anche le tradizioni celtiche ci raccontano di figure simili. Perchta, o Berchta, era una divinità dell’Europa centrale associata all’inverno e ai cicli agricoli. La sua immagine di donna anziana e severa, che premiava chi svolgeva correttamente le faccende domestiche e puniva chi non rispettava le regole, richiama da vicino alcuni degli aspetti attribuiti alla Befana. Come Perchta, anche la Befana è una figura liminale: una presenza che appartiene a un momento di transizione, capace di traghettare simbolicamente dal vecchio al nuovo anno.
La trasformazione della Befana in una figura popolare, inserita nel contesto cristiano, è il risultato di un lungo processo di sincretismo. Le antiche dee, con i loro riti e significati, non sono scomparse del tutto, ma si sono adattate assumendo nuove forme e nuovi significati. Così, la Befana è diventata una sorta di ponte tra il passato pagano e le celebrazioni cristiane, mantenendo però un legame profondo con i cicli della natura e con i temi della morte e rinascita.
Ancora oggi, nella sua semplicità, la Befana ci ricorda che ogni fine porta con sé un nuovo inizio. Le sue origini ci invitano a riflettere sulle nostre radici e su quei momenti di passaggio che segnano il ritmo della vita, proprio come facevano gli antichi quando, guardando il cielo invernale, celebravano il mistero dell’oscurità che cede il passo alla luce.
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Conoscevate le origini della nostra amata Befana?
Alice 🌿
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