Domani in Ep 070 di L’Arcade di Ale vi parlerò delle prime impressioni su Palworld.
Oggi, invece, voglio estendere un ragionamento che faccio in puntata a un diverso protagonista dell’industria: EA Sport FC.
Palworld sta avendo un enorme successo non tanto perché un titolo particolarmente illuminato o rifinito. Credo che, per sommi capi, parte della risposta del pubblico sia dovuta al merito dei DEV di aver creato una proposta alternativa a Pokémon: IP che da anni munge soldi consegnando ai fan opere mediocri e spesso svogliate.
Il pubblico, speranzoso e fidelizzato, continua a comprare la sua unica possibilità di vivere le avventure di un brand che ama. Questa mancanza di concorrenza, questo scenario, questa ruota del martirio del fan, si può tranquillamente traslare su EA Sport FC (storicamente conosciuto come Fifa).
EA non è certo una di quelle case che, in stile Capgod, rivisita un brand da capo a piedi realizzando opere che ridefiniscono l’industria, creando magari una wave. Tutt’altro, la casa di Redwood ha spesso causato malumori e sdegno da parte del popolo dei videogiocatori e in altre epoche sarebbe probabilmente finita al patibolo, tra lanci di cavoli marci e pomodori consumati dal sole.
Come se non bastasse, EA è padrona di una fetta di mercato, quella dei calcistici, in cui la concorrenza non esiste da ormai anni: Konami si è sostanzialmente arresa con una serie di scelte senza logica e poi… beh, gli avversari finiscono più o meno qui.
Dopo anni di edizioni mediocri di Fifa, EA Sport FC 24 ha rotto qualcosa e il pubblico si è raffreddato nel giro di pochi mesi, dopo che qualcuno ha finalmente ascoltato quella voce nella folla a indicare che il re è nudo; l’ultima incarnazione del calcistico è forse una delle peggiori da Fifa 10 a oggi.
Il tabellone del quarto uomo segnala un cambio che preannuncia l’ingresso in campo di FC 25, ma il nuovo innesto è una bieca manovra difensiva. EA vuole fare melina, congelare il gioco nella propria metà campo senza ambizione di spingersi oltre la trequarti e provare l’affondo.
Eppure anche i calcistici potrebbero avere il proprio Palworld: UFL.
Il titolo, che se le divinità vogliono vedremo nel 2024, nelle sue versioni preliminari sembra molto arcade. Alcuni lo paragonano a Fifa 11, facendoci pregustare un titolo dalle dinamiche meno alla ricerca di una simulazione realistica, ma più giocabile e libero dal terrificante spettro chiamato Hypermotion.
A questo punto, se UFL dovesse scendere in campo come un titolo con un gameplay più concreto e di sostanza, ma divertente e curato in tutti quegli aspetti che interessano i carrieristi (come gli appassionati tutti), potremmo allora avere il Palworld calcistico.
https://www.youtube.com/watch?v=pn3DUnG8LX8&ab_channel=UFL
Non si sa molto del titolo, ma francamente me lo auguro e nutro la speranza che l’ingresso di un vero competitor possa smuovere qualcosa in una categoria che non riesce a smarcarsi da un pantano qualitativo, solo ed esclusivamente perché non c’è nessuno sul mercato a minacciare il monopolio di EA.
Possiamo protestare quanto vogliamo, ma fintanto che nessuno si farà Palworld, divenendo la variabile impazzita, nulla cambierà davvero.
UFL, SCELGO TEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!